#6gradidiseparazione è il nuovo progetto sostenuto da Ricetta QuBì di cui siamo protagonisti in rete con numerose organizzazioni del territorio, attive nelle azioni di contrasto alla povertà alimentare.

Il nome riprende una teoria diffusa in sociologia, secondo la quale ogni persona può essere collegata a qualunque altra persona attraverso una catena di conoscenze e relazioni con non più di 5 intermediari. Che l’ipotesi sia o meno verificata poco importa: abbiamo comunque la certezza che una rete di organizzazioni attive sul territorio funzioni e anche bene. Lo abbiamo visto, ad esempio, con #6salvacibo, un progetto di cui vi abbiamo tanto parlato (gli abbiamo dedicato anche un intero numero della nostra newsletter) e che ora entra a far parte proprio delle azioni di #6gradidiseparazione.

L’obiettivo principale è garantire il diritto all’alimentazione sana, così come sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, attraverso interventi  che contribuiscono alla lotta alla povertà alimentare (peggiorata dalla crisi economica accentuata dalla pandemia) e all’educazione verso un consumo critico e consapevole. Per farlo, #6gradidiseparazione punta sia al mantenimento e al rafforzamento della pratiche della rete già esistenti e consolidate, sia alla nascita di nuovi progetti come un HUB di municipio che possa funzionare da supermercato solidale.

Le organizzazioni non sono gli unici soggetti che partecipano alla rete: un ruolo importante è quello giocato dalle persone che beneficiano dell’iniziativa. #6gradidiseparazione segue il principio fondante della nostra area Inclusione: realizzare interventi che vanno oltre l’assistenzialismo offrendo reali opportunità di crescita.

Il progetto, infatti, vuole attivare un processo di cambiamento sociale all’interno del quartiere. Chi riceve il cibo recuperato contribuisce come attore attivo di questo processo, può proporsi come volontario nella raccolta e nella distribuzione (pratica diffusissima in #6salvacibo). Le azioni di sensibilizzazione avvengono capillarmente nel corso delle attività, attraverso una relazione che cresce col tempo e con il contributo di tutti coloro che partecipano.

Gli operatori e le operatrici impegnati nei dispositivi di recupero e ridistribuzione concorrono così a costruire una rete relazionale e di comunità con e tra le famiglie del Municipio 6, un enorme patrimonio che va oltre l’aiuto alimentare. Non è un caso che #6gradidiseparazioni preveda anche azioni non strettamente legate al cibo, come la raccolta di materiale scolastico prevista in questo fine settimana alla Coop.

Se il bisogno di cibo è l’elemento che permette l’aggancio con la persona o il nucleo famigliare, le azioni messe poi in campo dagli operatori e dalle operatrici facilitano una presa di consapevolezza delle proprie risorse, utili alla ricerca di soluzioni per raggiungere l’autonomia e il benessere. Accade poi che risorse e soluzioni all’interno della comunità siano condivise e che la vicinanza con gli altri e il sentirsi utili diminuisca la sensazione di svantaggio. In quest’ottica è determinante il lavoro di un tutor che accompagna la persona ingaggiata per l’aiuto alimentare verso gli altri dispositivi delle reti, fra i quali tutoring e access point che sono stati potenziati nelle nuove “ricette base” di Barona e Giambellino Lorenteggio.

Sono partner di Comunità Nuova in #gradidiseparazione: Spazio Aperto Servizi, Azione Solidale, Eco dalle Città, Bir, Terza Settimana, Parrocchia San Vito al Giambellino.

Le realtà che hanno già aderito o che si intendono coinvolgere nella rete: APS Laboratorio di Quartiere Giambellino Lorenteggio, La Cordata scs, Comunità del Giambellino, Parrocchia Santo Curato D’Ars, Parrocchia San Leonardo Murialdo, Parrocchia San Giovanni Bono, Parrocchia San Nazaro e Celso, Parrocchia Immacolata Concezione, Parrocchia Santa Bernardetta, Fondazione Ernesto Pellegrini, Emergency, Save the Children, Caritas Ambrosiana, Pubblica Assistenza Milanese, Colore, Dynamoscopio, Le radici e le ali, Diaconia Valdese, Brigata Volontaria per l’emergenza Nori Brambilla.