Nel mese di agosto è uscito il bando del Comune di Milano per l’accreditamento delle comunità educative. Le premesse ci facevano ben sperare: un lungo percorso di dialogo e di interlocuzione tra i tecnici del Comune e i rappresentanti del privato sociale pareva andasse nella direzione dell’accoglienza delle istanze di chi da decenni si occupa di bambini e bambine, ragazzi e ragazze che per un periodo della loro vita non possono stare nella propria famiglia. Il risultato, invece, è stato deludente: il riconoscimento in termini economici del lavoro a favore degli ospiti delle comunità da parte dell’amministrazione comunale, non copre i costi che le singole organizzazione devono sostenere.

Desideriamo sensibilizzare chi ci segue rimandando al comunicato ufficiale del CNCA, di cui facciamo parte, che ben esprime il nostro disagio.