Le Vetrine di Ovada sono piene di vita, quella portata dai cittadini della Barona, coinvolti nell’ideazione e nello sviluppo del progetto C6 X TUTTI. Si tratta di un’iniziativa del Comune di Milano nel contesto di Progetto Mix che ha l’obiettivo di promuovere la coesione sociale, intesa come processo di connessione, integrazione e partecipazione attiva del tessuto sociale del quartiere. Comunità Nuova, insieme all’associazione capofila La Cordata e ai partner Spazio Aperto Servizi, L’Impronta, Arci Milano e l’Associazione Terza Settimana è riuscita a dare una dimensione concreta al progetto.

Le Vetrine di Ovada sono oggi una piazza, non virtuale come quelle che vanno per la maggiore, dove ogni tipo di contatto è delegato alle immagini e ai video sui social, ma una piazza reale, la nuova versione di quelle in cui si formavano i legami delle comunità, dove ci si metteva in gioco in uno scambio di valori.

E oggi, giovedì, nella nostra “piazza”, dalle 16.00 alle 18.00, si ritroveranno i ragazzi del corso Creative Lab che stanno imparando tecniche e approcci della Street Art insieme a un artista esperto di grafica, mentre dalle 17.00 alle 18.30 avrà luogo il primo incontro di un ciclo di 10 del corso Pre-sport, dedicato ai bambini e seguito da un terapista della neuro e della psicomotricità dell’età evolutiva.

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Sono solo esempi delle attività delle Vetrine, insieme al doposcuola per gli alunni della primaria e i corsi sull’uso dello smartphone, dove la pratica e la passione degli adolescenti incontra la poca esperienza delle persone più anziane.

Per non parlare del “salotto di quartiere“, appuntamento fisso del mercoledì, dalle 10.00 alle 13.00 dove lo spazio diventa opportunità per conoscere nuove persone e imparare cose sempre diverse: si può cucire insieme, ricamare, giocare a carte ma anche semplicemente fare quattro chiacchiere e confrontarsi.

Quello che fa funzionare C6 X TUTTI sta proprio in questo, nell’esserci per tutti: i volontari sono fondamentali per tenere insieme questa comunità che si sta definendo.

Basti pensare al ruolo che hanno nella gestione del Social Market, fiore all’occhiello delle Vetrine, che offre prodotti di prima necessità a prezzi molto bassi. Possono accedervi e fare acquisti tutti gli abitanti del quartiere con un ISEE inferiore a 10000 euro, dopo aver effettuato la registrazione.

Abitabile è invece una “biblioteca degli attrezzi” dove è possibile prendere in prestito strumenti utili per la ristrutturazione della casa e reperire dei materiali gratuitamente.

Non si finirebbe più di parlare delle iniziative delle Vetrine di Ovada. Perché descriverle è raccontare un quartiere, è mostrare i legami di chi è coinvolto nel progetto, di chi è utente ma al tempo stesso gestore.

Non a caso ospiteranno Oasis Game, uno strumento inventato dall’associazione Elos in Brasile, nelle favelas, per attivare una comunità nell’ideazione e nella realizzazione di un progetto – un sogno – collettivo. Perché i cambiamenti partono sempre dal basso.