“Doniamo energia”. Non solo quella utile per illuminare e riscaldare le nostre case, anche quella necessaria per scovare chi è in difficoltà, ma non ha il coraggio di chiedere aiuto. Questo il messaggio del titolo del bando lanciato all’inizio del 2017 da Fondazione Cariplo e Il Banco dell’Energia (realtà no-profit promossa da A2A e Fondazioni AEM e ASM).

Il progetto “Da Napoli a Tirana”, presentato dal Segretariato Sociale di Comunità Nuova insieme a Spazio Aperto Servizi, Cooperativa Comunità del Giambellino e l’Associazione Amapola, si è aggiudicato un finanziamento.
Ora si passa alla fase dell’attuazione per aiutare le famiglie più vulnerabili, insediate in quella zona di Milano che si sviluppa intorno al tragitto del tram 14, da piazza Napoli a piazza Tirana, storicamente abitata dalle fasce popolari.

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L’iniziativa si rivolgerà alle persone più indebolite dalla crisi, quelle che hanno visto peggiorare la propria situazione economica perché sono rimaste sole, o perché hanno recentemente perso il lavoro, o quelle famiglie di migranti che, già molto provate dal viaggio, si ritrovano ad affrontare una quotidianità incerta fatta di piccoli lavori saltuari e affitti molto alti.

Rinunciare alla vita sociale è spesso il passo successivo alla crisi economica. Per questo è necessario intervenire, restituendo la possibilità di far emergere le risorse individuali e promuovendo la partecipazione attiva.
Il Segretariato Sociale si avvarrà di una rete di soggetti – scuole, studi medici, parrocchie, il ristorante Ruben della Fondazione Ernesto Pellegrini – per individuare le persone che stanno subendo maggiormente la crisi e alle quali proporre percorsi di supporto alla ricerca di una nuova o più stabile occupazione.

Il progetto prevede anche l’erogazione diretta di parte del budget alle persone che rispondono a specifici requisiti stabiliti: sarà possibile, in questo modo, alleviare momentaneamente una situazione economica difficile andando a coprire spese e debiti, ma allo stesso tempo si chiede ai beneficiari di restituire quanto dato in termini di attività di utilità sociale. Dal semplice aiuto ai vicini, alla cura degli spazi comuni fino alla partecipazione nel progetto stesso, in base alle capacità individuate.

La chiave è, dunque, restituire un ruolo da protagonista a coloro che si trovano in difficoltà.

Ciò che conferisce ancora più valore è il coinvolgimento diretto, attraverso il Banco dell’Energia e A2A, di qualsiasi cittadino che può donare luce e gas ai beneficiari, aggiungendo un piccolo contributo alla sua bolletta.

L’idea è quella di sensibilizzare e sviluppare una solidarietà diffusa, per aiutare chi ha bisogno a riprendere in mano la propria vita e rientrare nella società, anche con fatica.
Perché la difficoltà economica non può e non deve essere un motivo per rinunciare alle relazioni.